Enrico (Chico) Schinetti
Indice delle interviste


«Conversazione con Carlo Severa»
GIANNI POZZI, in Carlo Severa, catalogo [mostra personale, Firenze, Palazzo Pinucci,
24/02-12/03/1994], Casa Editrice Sambo, Montespertoli (Firenze), gennaio 1994.



Ha già pensato a tutto Severa e nello studio, una grande mansarda sopra l’appartamento dove abita, ha anche predisposto tutto: con il consueto ordine rigorosissimo e la consueta efficienza. Una piantina delle sale con varie prove di sistemazione dei dipinti e i dipinti stessi, appoggiati alle pareti secondo lo schema. Persino le luci sono già state studiate ed è lui stesso che le orienta facendo prove su prove: «Vede, avrei pensato anche a questo... ecco, si sposti, così le vede meglio... Certo, poi bisogna vederlo...



«Discorrendo con Carlo Severa. Domande per scoprire dove l’arte sceglie di abitare»
GIULIA VASTA D’AMBROSIO, in CARLO SEVERA. Spazio: idea e sensazione, catalogo [mostra personale, Firenze, Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, 04-30/05/2010], pp. 89-92, tipografia editrice Polistampa, Firenze, aprile 2010.

Dipingeva già quando, nel 1942, partì per la guerra in Russia?
Frequentavo l’Accademia di Belle Arti. Era un periodo formativo… con riferimenti all’arte antica, forse dilettantistici, senza vero approfondimento con la storia poiché eravamo giovani, naturalmente ignoranti. Ci si esercitava in cose pratiche, come in una bottega: preparavamo i colori, si “mesticavano” per avere conoscenza della materia che si adoprava; si dava l’ammannitura alle tele e si faceva insomma quanto materialmente necessitava...




Il Prof. Adolfo Pazzagli intervista Carlo Severa
7 giugno 2012

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