1912
Nasce il 14 agosto, figlio unico di Tito Vezio Severa e Vittoria Gelati.
L'infanzia
Il padre abbandona la famiglia quando il figlio è in tenera età; Carlo Alberto ricorda di averlo visto una sola volta e con la madre non ha mai parlato di lui (fu un complice silenzio per tutta la vita). I ricordi dell'infanzia sono legati ad una zia paterna, Augusta, frequentata ed amata moltissimo; eccellente miniaturista, si compiaceva di osservare i primi disegni del nipote, che incoraggiava con affetto.
1933
La madre aveva un innato buon gusto e amava istintivamente l'arte; nel 1933 fu contenta quando seppe che il figlio aveva abbandonato gli studi di agricoltura per iscriversi - a Firenze - all'Accademia di Belle Arti (diretta da Felice Carena, maestro con il quale Severa rimarrà sempre in stretti rapporti culturali e personali).
1936
Esordisce in pubblico - a Firenze, nel Palazzo delle Esposizioni al Parterre di San Gallo - con cinque opere alla Mostra d'arte toscana, esposizione organizzata dal Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti. E' l'avvio di una carriera che lo porterà ad esporre in 50 collettive (fra le quali la XXI e la XXII Biennale di Venezia e l'VIII Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma) e in 11 personali; all'estero le sue opere verranno esposte a Sidney (1955), Francoforte (1955), Monaco di Baviera (1955, 1956, 1957, 1958, 1960), Londra (1956), New York (1957), Buenos Aires (1958), Metz (1960), Zagabria (1970).
I dettagli riguardanti le varie esposizioni sono consultabili nei capitoli Mostre personali e Mostre collettive.
1937
A Firenze gli viene assegnato il Premio Domenico Trentacoste (in commissione Felice Carena, Ugo Ojetti, Virgilio Guidi) e - dalla R. Accademia di Belle Arti - la Commissione giudicatrice del Concorso del Pensionato Artistico Nazionale lo ammette alla seconda prova per la pittura.
1938
Ottiene, a Firenze, il diploma di licenza della Scuola di Pittura dell'Accademia di Belle Arti.
A Roma è ammesso, nella rosa dei primi cinque, alla prova conclusiva del Concorso del Pensionato Artistico Nazionale.
A Trieste vince i Littoriali per l'Affresco e a Roma ottiene un premio d'incoraggiamento del Ministero dell'Educazione Nazionale.
1940
E' chiamato a Roma a far parte delle Commissioni esaminatrici dei Ludi Juveniles.
1941
Durante la guerra presta servizio militare in Dalmazia.
1942-1943
Partecipa - sino al rimpatrio, avvenuto nel giugno dell'anno successivo - come pittore di guerra alla Campagna di Russia e scrive «Canne di Girasole», un racconto sulla guerra in Russia.
1944
Scrive il racconto «Un diario trovato in una soffitta», che pensa di utilizzare come copione per un cortometraggio.
1946
A Firenze, insegnante di pittura e decorazione all'Accademia di Belle Arti , come assistente negli anni dei pittori Arturo Checchi, Emanuele Cavalli, Mario Mafai, Domenico Purificato e Afro Basaldella; poi titolare della Cattedra alle Accademie di Belle Arti di Venezia, Torino e Firenze.
Lascerà l'insegnamento nel 1979.
1948
A Firenze insegna pittura alla Graduate School of Fine Arts di Villa Schifanoia, incarico che manterrà per dodici anni.
1952
Svolge, fino al 1958, anche attività di artigianato e arte applicata.
1956
Da quest'anno intrattiene rapporti di amicizia con Franco Gentilini e sua figlia Orsola; quando Severa si reca a Roma è loro ospite.
1958
La cattedra di Pittura all'Accademia di Firenze è tenuta da Mario Mafai, assistente Carlo Severa. Il rapporto con Mafai è molto amichevole, lo testimoniano diverse lettere.
1962
A Firenze, nella Chiesa del Centro Traumatologico Ortopedico di Careggi, per commissione dell'architetto Luigi Spadolini, Severa realizza un tabernacolo in bronzo con smalti.
1964
A Firenze, nella Chiesa di San Michele, progettata dall'architetto Raffaello Fagnoni, Severa esegue un tabernacolo in bronzo con decorazioni in rame e smalto.
1965
A Firenze, in via Sant'Egidio 10, fonda e dirige la Galleria Proposte, svolgendo una significativa attività culturale; alcuni artisti, con Severa, si riuniscono come «Gruppo Proposte»: i pittori Antonio Armidelli, Paolo Boni, Loris Fucini, Aldo Rugi, e gli scultori Salvatore Cipolla e Plinio Tammaro.
1968
In maggio, a Firenze, con la direzione di Severa, presso il suo studio, via dei Rustici 6, viene pubblicato il quaderno in edizione numerata dal titolo Papier Galerie. 1°, che documenta la formazione del “Gruppo A1”, costituito da Delia Betto, Loris Fucini, Severa e Plinio Tammaro; di Severa, sono riprodotte sei opere: Uno, Città, Incrocio, A comando, Due, e una senza titolo; stralci critici di Renzo Federici (1962) e Mario Bergomi (1966).
1971
Da giugno a novembre, a Firenze, ai Tigli, Manifestazioni artistiche fiorentine. MAF; mostra e manifestazioni a cura di Antonio Armidelli, Eugenio Piccini, Alfredo Picchi; presentati film di Bagnoli, Granchi, Gruppo 70, Silvio e Vittorio Loffredo, Manco-Salvadori e Severa.
1972
A giugno, a Firenze, al Centro L'Incontro, Rassegna Cinematografica. Il Cineclub FEDIC Firenze presenta alcuni recenti autori di films d'avanguardia in Italia; proiettate opere di Bagnoli, Di Cocco, Silvio Loffredo, Newell, Pettina, Salvadori, Severa.
1973
Esegue un importante gruppo di opere da considerare tra i vertici espressivi della sua poetica: Fili tagliati, Groviglio, Nodo, Nodo spezzato, Lacerazione (riprodotti nel 1989 nel catalogo edito in occasione dell'antologica a Firenze in Palazzo Strozzi).
1978
Di quest'anno un Autoritratto fotografico dove il volto dell'artista è in gran parte coperto da una mezza maschera antica in legno, quasi a sovrapporre all'essere vivo e vitale la presenza di una forma classica. Intense in questo periodo le ricerche col mezzo della fotografia.
1979
A Settembre, in San Giovanni Valdarno, la Calcografica Studio pubblica: Carlo Severa, Quaderno n. 1, «8 litografie e uno scritto di Giuseppe Chiari firmate e numerate progressivamente da 1/90 a 90/90 e n. 10 prove fuori commercio. Gli esemplari sono stati tirati a mano su carta patinata Ikono-Fix Zanders mm 300x400 presso il laboratorio della Calcografica Studio di San Giovanni Valdarno».
Conclude per limiti di età l'insegnamento all'Accademia di Firenze.
1982
Il 23 marzo, a Figline Valdarno, nella Biblioteca Comunale, ha luogo la manifestazione Proiezioni. Passo ridotto dia-film videotape. Severa presenta tre cortometraggi: Buffet freddo, 1971, S8, colore [e parti colorate a mano], sonoro, minuti 20; How do you do? , 1975, S8, colore, sonoro, minuti 15; Via Crucis, 1972, S8, colore, sonoro, minuti 10.
1987
A Pisa, presso la Litografia Tacchi, Fernando Vallerini pubblica - con prefazione di Giorgio Peri - il volume Russia delle retrovie, ovvero Il Taccuino di Russia. Vallerini fu compagno di Carlo Severa durante la Campagna di Russia; in diverse pagine sono ricordate le loro vicende fra Tarassowka, Millerowo, Makajewka, dal settembre 1942 al gennaio 1943.
2003
Il 3 aprile muore la moglie Delia.
Il 10 dicembre, a Firenze, nell'Accademia delle Belle Arti, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, gli viene conferita «la medaglia alla carriera per il suo impegno e la sua dedizione all'Accademia».
2004
A Prato, presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, dal 27 marzo al 21 giugno ha luogo la manifestazione Cinema d'artista in Toscana 1964-1980, a cura di Silvia Lucchesi; nel catalogo della mostra, sezione 2 del percorso espositivo, «1970-1972: prime sperimentazioni», sono registrati ai nn. 4, 7, 9, documenti che riguardano Severa, e così nella sezione 6, «Anni ottanta e novanta», n. 9. I due cortometraggi di Severa che vengono proiettati sono: Festa di primavera, 1971, 16 mm negativo, colore, sonoro su nastro magnetico, 16 minuti; Buffet freddo, 1971, super 8, colore e parti colorate a mano, sonoro su nastro magnetico, 15 minuti (rispetto alla proiezione del 1982 a Figline Valdarno, la pellicola non è stata modificata o ridotta; qui è stata aumentata la velocità di scorrimento).
2012
A Firenze, Severa inaugura - il 4 dicembre, nella Sala Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno - la mostra che segna la ricorrenza dei suoi cento anni di vita.
Il 13 dicembre il Gruppo Donatello - con una cerimonia svoltasi nella Cripta della Basilica di S. Lorenzo - assegna a Severa il Premio Donatello 2012.
2014
Muore il 3 marzo, presso l'ospedale Careggi (Firenze).
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